Comunità di Pavia - Missioni Canossiane

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Comunità di Pavia

L'Asia chiama



Il 29 settembre 1852, a Pavia, su richiesta del Vescovo Mons. Ramazzotti, è aperta la prima casa canossiana.
Ne è Superiora  Madre Luigia Grassi.
La casa accoglie scuole elementari popolari, magistrali per le maestre di campagna, esercizi spirituali, catechesi per ogni categoria di persone.

Nella sua infinita sapienza il Signore fece sì che ciò che era sembrato un ostacolo insormontabile nella primavera del 1859 non lo fosse più nell'inverno di quello stesso anno. La richiesta di Suore ora giungeva da  Hong Kong dove lavoravano dal 1858 anche i Padri di Mons Ramazzotti.
Il progetto per questa missione nacque ancora  dalla collaborazione  fra il patriarca di Venezia, che era stato vescovo di Pavia e  M. Luigia Grassi, superiora  della comunità di Pavia. Egli le espresse il desiderio che i missionari di S. Calocero, già presenti ad Hong Kong potessero "avere in quella  vigna… un  drappello di Figlie della Carità  Canossiane che. ..li aiutassero a mantenere i frutti della loro sudata messe, istruendo, coltivando e facendo crescere nella fede, nella pietà, nei buoni costumi quelle novelle convertite"    
M Luigia Grassi  che aveva ancora la piaga aperta nel cuore per aver perso l'occasione per l'India  riprese la consultazione tra le superiore canossiane del tempo. M. Nespoli, informata del caso rispose testualmente a Mons. Marinoni, che per incarico di Mons. Ramazzotti, seguiva la trattativa:


" Gratamente soddisfatta che V.R. abbia messo l'occhio sopra il minimo nostro Istituto, per la missione di Hong Kong, missione che presenta un largo campo all'esercizio della carità e dilatazione della divina gloria, di tutto cuore sono pronta , da parte mia a dare la mia adesione.
Però la Corporazione delle Figlie della Carità, per regola particolare, non può prendere alcuna gratificazioen, per la prestazione delle loro opere di carità. Mi riservo perciò di scrivere a Sua Santità , come faccio tosto , per interpellare la sua intenzione per tale proposito."  



 
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