Missioni Canossiane

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M.Giovanna Scotti

Le pioniere

Poche sono le lettere che Giovanna poté scrivere, durante la sua breve e travagliatissima sosta a Hong Kong, ma sono tali che ci prendono la mano, mentre tentiamo di tratteggiarne la vita.
Lasciata famiglia e patria a 22 anni, Giovanna arriva a Hong Kong il 12 aprile 1860, col primo gruppo di missionarie canossiane.
Presto rimessa dalle acute e prolungate sofferenze del viaggio, si mette a studiare con molto impegno la lingua portoghese,

"perché il bisogno è grandissimo, né manca il lavoro.., io tutto faccio a onore e gloria di Dio e per la salvezza delle anime' (Scotti-Grassi HK 6.7.1860).

Prima di ogni previsione, la Scotti divenne così proficiente in portoghese, da poter assumere la responsabilità della scuola e "insegnare con somma gioia il catechismo".

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Sono contenta, scrive, di essere nella scuola delle Portoghesi dal primo giorno che la cominciarono ad ora, non si riconosce nessuna di quelle ragazze in punto di religione. Si vede proprio che il Signore tiene continuamente la sua santa mano alzata a benedire l'opera da noi intrapresa, perché in soli tre mesi, queste figlie, che poco o niente sapevano di religione, adesso sono abbastanza istruite da poter essere ammesse alla S. Comunione. Questa classe è composta di 40 figlie, tutte piene di buona volontà per imparare. Quando spiego la Dottrina mi ascoltano con tutta l'attenzione possibile, fanno domande su ciò che non intendono: insomma, il mio cuore è veramente pieno di consolazione e soddisfazione. Prima non andavano a Messa perché non sapevano cosa fosse, né lo conoscevano come dovere festivo, Ora, o vengono da noi per essere accompagnate, o ci precedono in chiesa. Domenica scorsa hanno cantato, per la prima volta in Chiesa: chi ha intonato aveva un gran batticuore". (Scotti-Grassi HK 23.7.1860).

In risposta alla domanda della Grassi, quale fosse il suo impiego, nell'interno della casa, Giovanna risponde: "Tutti gli impieghi sono miei. La cucina l'abbiamo io e la Testera : dove più è il bisogno, là io lavoro.

"
Tre giorni la settimana, ci alziamo di buon mattino per fare il bucato per noi e per la chiesa della procura. In tempo di scuola, faccio scuola. In ricreazione aggiustiamo, stiriamo e facciamo i panni per la chiesa e i nostri. Questi ci danno molto da fare, causa il gran sudare (tutto si logora presto).
Anche con le ragazze facciamo lavori per la chiesa: tovaglie, cotte, amitti ecc.". (ib).
"Il tempo è scarsissimo: perché tutto bisogna che lo impieghi ancora nello studio: presto bisogna che passi gli esami di lingua portoghese: può immaginarsi come mi pesano; ma non mi pesano abbastanza da farmi disubbidire ai miei superiori..."
"Se il Signore volesse anche il sacrificio della mia vita e del mio sangue, subito darei e sangue e vita e tutta me stessa"
(Scotti-Grassi, HK 22.8.1860).

Giovanna Scotti morì l'8 settembre 1867: aveva 29 anni.

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