Missioni Canossiane

Cerca

Vai ai contenuti

M. Lucia Cupis

Le pioniere


Lucia Cupis arriva a Hong Kong, prendendo le mosse da Pontevico-Brescia, dove era nata il 21 gennaio, 1820.
Conseguente alla prematura morte della madre, le tre sorelle Cupis -Lucrezia, Teresa e Lucia, sono affidate per la loro educazione, alle suore della Visitazione o Salesiane di Brescia.
Lucia ammira e ama le "sue" suore, ma quando è per decidere di consacrarsi a Dio nella vita religiosa, sceglie l'Istituto delle Figlie della Carità, fondato da Maddalena di Canossa.

La distinta signorina Lucia Cupis entra nel noviziato canossiano di Brescia nel 1845, accolta "pronta e lieta" da Angela Bragato, una delle prime compagne della Fondatrice, poi seconda Superiora Generale.
Percorso regolarmente il curriculum di formazione, troviamo nel 1849, Sr Lucia a Venezia, maestra delle novizie e vice-superiora di Sr Francesca Lucca.
Il corso apparentemente quieto della vita di Lucia, subisce una improvvisa svolta nel febbraio del 1860.
Mons. Ramazzotti, "dopo aver molto pregato", la sceglie come superiora del primo gruppo di Canossiane, in partenza per le missioni.

Il 14 aprile 1860 M. Lucia Cupis scrisse a Mons. Ramazzotti :
"Già da tempo nutrivo in cuore la brama della missione, ma non ardivo esternarla, ben conoscendo la mia insufficienza" (Cupis-Ramazzotti, HK 14. 4. 1860)

Or ecco, il suono di una voce umana, espressione dell'interiore voce divina, liberare il segreto che subito irrompe potente e gioioso.
Lucia stessa accenna a questo in una lettera, scritta il 3 maggio, alle sorelle Lucrezia e Teresa.

Alessandria d'Egitto, 5.3.1860
" Non vorrei che credeste che la fortezza e risoluzione che in me scorgeste nel voler intraprendere questo lungo viaggio, sia stato un capriccio di fantasia riscaldata, e che il non arrendermi alle vostre istanze di rinunziare a questa missione, nascesse da indifferenza verso di voi. Credetemi: quando Dio chiama e fa sentire i suoi forti impulsi nell'intimo dell'anima, non si può resistergli. Io vi assicuro che la sua chiamata fu in me sì forte e potente, che, se mi fossi rifiutata a seguirla, il mio cuore non avrebbe trovato più posa" .

"
Le Sorelle che sentono il desiderio di qui venire, si rallegrino e si dispongano con la virtù, con lo studio, onde dilatare la gloria del Signore e il bene delle anime". Cupis - Lucca HK 27-4-1861

"Si chiamino felici quelle a cui Dio concederà la grazia di spendere la loro vita in missione e mille benedizioni discendano su quelli che vi cooperano". (Cupis - Grassi HK 29-7-1861)

"Il Vicario apostolico dell'Hupeh, Mons. Eustachio Zanoli, desidera una casa delle Figlie della Carità nella sua missione. Mons. Zanoli sarà a Roma per la grande solennità del centenario di 5. Pietro, così al suo ritorno, le Sorelle destinate alla nuova fondazione di Hankow, potranno viaggiare con lui.
Fu oggetto dei nostri più ardenti voti che si dilatasse il nostro Istituto in Cina, sì pel bene di tante anime, prive della cognizione di Dio, ma pur anche per avere qualche casa un pò vicina, a nostro conforto e scambievole aiuto, ed ora pare che la Infinita Bontà ci voglia esaudire" (
Cupis-Grassi, HK 26.4.1867).

Mentre gli animi sono ormai tutti tesi verso la nuova impresa apostolica, la Sorella Giovanna Scotti consuma il suo olocausto a soli 29 anni di età, seguita da altre tre giovani Sorelle, una delle quali - Sr Eugenia Zucchinelli, già destinata alla fondazione di Hankow. Davanti a questi colpi, veramente mortali, la Cupis andava chiedendosi:

"Ma il Signore, vorrà davvero questa impresa?
Poi incoraggiava se stessa e le altre:
"Animo, mettiamoci all'opera: noi cominciamo, poi Dio ci penserà Lui."


Home Page | M.Luigia Grassi | Mons.Ramazzotti | L'Asia chiama | Le pioniere | Irradiazione | 5 Continenti | Testimoni | Camic Informa | Siti Canossiani | Riservato | Mappa del sito


Menu di sezione:


Torna ai contenuti | Torna al menu