Missioni Canossiane

Nel pensiero di Madre Lucia Cupis, donna ricca di fervore apostolico e religiosa autentica, Hong Kong era solo una piattaforma di lancio per la Cina. Lo aveva dichiarato prima di partire e toccò proprio a lei, poco prima della sua prematura morte, guidare la spedizione nell'interno della grande terra Cinese. Infatti già erano maturate le condizioni per progettare una nuova fondazione canossiana nella Cina continentale, anche se il progetto si era scontrato con le difficoltà legate allo scarso numero di missionarie presenti a Hong Kong.

HUPEH 1868: HANKOW

Le Canossiane si addentrarono nella Cina continentale otto anni dopo il loro arrivo nell'isola di Hong Kong. La prima fondazione fu quella di Hankow, nell' Hupeh, il moderno Hubei. Questa volta furono i Francescani Veneti ad invitare le Sorelle Canossiane. II Vicario Apostolico del Hupeh, Mons Eustacchio Zanoli O.F.M, di passaggio a Hong Kong nel 1864, diretto a Roma per il diciottesimo centenario della morte dell'Apostolo Pietro, aveva sollecitato l'invio di un gruppo di Suore cui affidare il campo femminile della sua Missione. Senza esitare M. Lucia Cupis rispose positivamente alla richiesta anche se in quell' anno la Comunità di Hong Kong aveva subito tre preziose perdite di giovani missionarie.

M. Rachele Tronconi, prima superiora di quella Comunità dopo la partenza di M. Lucia Cupis, registrò questo momento nella sua prima circolare annuale: " Sul fine del mese di luglio1868 c'imbarcammo a Hong Kong per avviarci alla volta di Hankow nel Hupeh, Vicariato di Mons. Vescovo Zanoli e, grazie al buon Dio, approdammo felicemente...".

Gli inizi, come otto anni prima ad Hong Kong, furono difficili: le Sorelle furono sistemate provvisoriamente in un riparo quanto mai precario, lontano dal centro della città, che i padri avevano cercato con rapida sollecitudine. In attesa della nuova casa, registra la cronaca, "nonostante il buon cuore e la liberalità dei Superiori si stette 7 mesi soffrendo penuria di tutto". Il 14 febbraio 1869 le Canossiane con molti bambini, alcune orfane, varie donne ed una vergine poterono entrare nel piccolo convento, ristretto sì, ma sufficiente per supplire ai bisogni.